di Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo partitura ed elaborazione del suono: Dario Salvagnini progetto ed elaborazione video: Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci corpo: Teodora Castellucci, Cristina Rizzo, Roberta Zanardo coreografia in collaborazione con: Cristina Rizzo costumi: Maria Carmela Milano animazione 3D: Alessandro Rosa violoncello: Viola Mattioni organizzazione: Elena Lamberti produzione: santasangre 2010 coproduzione: Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Festival delle Colline Torinesi, Fabbrica Europa
Ogni fenomeno presente in natura che si mostra nel suo essere facendosi chiamare meraviglia, porta con sé contemporaneamente un'equivalente dimensione di inquietudine, di terrificante bellezza che lascia all'uomo l'esperienza del proprio essere finito. La natura nelle sue manifestazioni più incredibili, si presenta incommensurabile. Questo la sottrae dall'essere contemplata, l'uomo di fronte ad essa non può applicare canoni oggettivi per la ricerca del bello, ma di fronte a tanta forza può solo fare esperienza di un'emozione e prendere coscienza della distanza insuperabile che lo separa da quella smisurata grandezza. La meraviglia della natura ci sorprende e ci spaventa nello stesso istante. E' in questo duplice valore, sotteso al piano emotivo ed estetico, che in bilico ci muoveremo per essere nella bellezza della catastrofe, nessuna apologia della distruzione quanto piuttosto un canto per restituire alla natura ciò che l'uomo tenta di mistificare. L'energia nucleare è una fonte di energia primaria presente in natura e che delle sue reazioni, fusione e fissione, solo quelle indotte fanno capo all'imprudente intervento e uso dell'uomo. Se una fusione indotta è responsabile della pericolosissima bomba all'idrogeno, quella spontanea ci regala una delle più preziose manifestazioni della natura, l'energia delle stelle. Nessuna assoluzione per l'uso improprio e disumano dell'energia nucleare, nessun fraintendimento per la minaccia che esso costituisce, esiste e ne siamo completamente dentro, semplicemente una possibilità di scindere l'energia dal suo utilizzo, la potenza dalla distruzione, in altre parole l'uomo dalla natura. Santasangre
by Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo score and sound elaboration: Dario Salvagnini project and video elaboration: Diana Arbib, Luca Brinchi, Pasquale Tricoci body: Teodora Castellucci, Cristina Rizzo, Roberta Zanardo choreography in collaboration with: Cristina Rizzo costumes: Maria Carmela Milano 3D animation: Alessandro Rosa cello: Viola Mattioni organisation: Elena Lamberti production: santasangre 2010 coproduction: Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Festival delle Colline Torinesi, Fabbrica Europa
Every phenomenon in nature that shows it self in its being and let call itself wonder, brings at the same time an equivalent dimension of disquiet, of terrifying beauty that leaves to the human being the experience of his finite life. The wonder of nature surprises and scares us at the same instant. In this double value, underlying the emotional and aesthetic plan, we will move to be poised in the beauty of the disaster: there is not an apology of the destruction but rather a song to let return to the nature what man tries to mystify. It is important to remember that the nuclear energy is a primary energy in nature and that among its reactions - fusion and fission - only those induced are imputable to the imprudent use of man (the dangerous hydrogen bomb): those spontaneous, instead, offer us one of the most valuable events of creation, the energy of the stars. That is an attempt to let return its phenomena to the nature, bringing back the man to the plan where he can enjoy only the spell. Santasangre
ideazione: Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo partitura ed elaborazione sonora: Dario Salvagnini elaborazione video: Diana Arbib, Luca Brinchi elaborazione 3D: Alessandro Rosa produzione: santasangre 2009 coproduzione: Romaeuropa Festival, Centrale Fies Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee organizzazione: Elena Lamberti residenza: Centrale Fies, Dro sponsor tecnico: Industrial Frigo Ice in collaborazione con Città di Ebla
Esiste in natura un processo che tratta la solidificazione come risultato dell'applicazione di un'energia, più precisamente come risultato di un trasferimento di energia elettrica (cambio di temperatura). Parliamo della transizione di fase, più nota come cambiamento di stato, dal solido al liquido, dal liquido al gassoso. In questa prospettiva, ciò che meglio poteva contenere quel senso di assenza che stavamo cercando era il ghiaccio, la solidificazione dell'acqua. Il ghiaccio, infatti, come temperatura, come solidità, slegato dai principi della fisica e della chimica, molto più in relazione ad un contesto sensibile in cui il piano emotivo rielabora l'oggetto, il ghiaccio è l'assenza di calore, è la paralisi del movimento, è il gelo della notte, è l'azzeramento concettuale che rende possibile la formulazione di un pensiero nuovo, è candore, è nitidezza, è la quiete necessaria per fondare una tensione che arriverà al nucleare.
Sviluppando il lavoro in un arco temporale di due anni, abbiamo scelto di articolare il progetto con fasi di lavoro (gli esperimenti) riguardanti l'energia nelle sue diverse declinazioni e le diverse reazioni che l'impiego dell'energia provoca. Il progetto, nella sua fase conclusiva, proporrà una riflessione sulla forma e sulla reazione più imponente e più pericolosamente eccessiva di questa forza: l'energia nucleare. Prevedendo una fine parossistica, ci sembrava importante che il primo momento di lavoro fosse veramente uno stato iniziale, che anche il contenuto restituisse questo principio. Se dunque il progetto si concluderà con la massima espressione dell'energia, il suo momento iniziale sarà legato al suo opposto, all'assenza di energia, all'assenza di movimento. In altri termini parliamo di solidificazione. (Santasangre)
Santasangre è un progetto di ricerca artistica che nasce a Roma alla fine del 2001. Espressione di un collettivo eterogeneo per formazione e personalità, iniziano il loro percorso con l'intento di sviluppare processi di contaminazione espressiva lungo un asse trasversale capace di toccare i più significativi linguaggi artistici e performativi come il video, la musica, il corpo e l'estetica degli ambienti. Con i loro lavori sono stati presenti al Romaeuropa Festival, al Grec Festival di Barcellona, al Noorderzon Festival di Groningen, al Divadelna Nitra Festival, al FAKI di Zagabria, ai Festival di Santarcangelo, Polverigi e Dro, alle stagioni del Sophiensaele di Berlino, della Ferme du buisson di Parigi e dei Teatri Stabili d'Innovazione di Napoli, Pescara, Bari, Udine, alla Biennale dei giovani artisti d'Europa e del Mediterraneo, ed anche ad Es.terni, Short Theatre, Opera Prima, Crisalide, Enzimi e Ipercorpo. Hanno ottenuto la menzione speciale per la sperimentazione dei linguaggi al Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2006 e sono risultati vincitori del bando Nuove Creatività 2008 dell' dall'ETI-Ente Teatrale Italiano. Sono inoltre sostenuti da Fondazione Romaeuropa Festival, Drodesera>Centrale Fies e Bassano OperaEstate Festival. Insieme alle compagnie Città di Ebla, gruppo nanou, Ooffouro e Cosmesi sono fondatori del progetto Ipercorpo.
concept: Diana Arbib, Luca Brinchi, Maria Carmela Milano, Dario Salvagnini, Pasquale Tricoci, Roberta Zanardo sound: Dario Salvagnini video editing: Diana Arbib, Luca Brinchi 3D animation: Alessandro Rosa production: santasangre 2009 co-production: Romaeuropa Festival, Centrale Fies, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee organization: Elena Lamberti residence: Centrale Fies, Dro technical sponsor: Industrial Frigo Ice in collaboration with Città di Ebla
After developing our work over a period of two years, we chose to articulate the project in phases regarding energy in its varying forms, under the varying reactions that energy provokes. The project in its final phase offers a reflection on the major and most dangerous form of reaction of this force: nuclear energy. If the project should end with the greatest expression of energy, its beginning will be tied to the absence of energy and absence of movement. In nature there exists a process that deals with solidification as a result of the application of energy, more precisely as a result of the movement of electrical energy (changes in temperature). Here we are speaking of a transition of state from solid to liquid and from liquid to gas.
With this in mind, the best thing to contain the sense of absence that we were looking for was the ice, the solidification of water. The ice, like temperature and solidness are taken from the principles of physics and chemistry and put into a sensitive contest in which the emotive re-elaborates the object, the ice is the absence of heat, the paralysis of movement, the freezing cold of the night, the free concept that renders possible the formulation of a new thought, the pureness, clearness and the calm necessary on which to base a tension that arrives at nuclear energy. (Santasangre)
Santasangre is a project of artistic development born in Rome in the early years of the new millennium. Since 2003 it has been resident theatre company at Kollatino Underground, an independent cultural center in the outskirts of Rome. Santasangre is the result of the meeting of different personalities; its journey has got the aim to investigate that blank space existing beyond the defined language, to pass through new forms and contents, to start a process of expressive contamination on a transversal axis touching the most significant styles of performing arts such as video, music, body art and environmental aesthetic design. Santasangre's need of expression takes the work further, beyond every particularity and every complementary experience, to be realized in a bold fusion of expanded languages and addiction of signs.