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Toscana Factory

Toscana Factory è il nuovo "marchio di Fabbrica".
Con questo logo Fabbrica Europa vuole riaprire in maniera progettuale la Stazione Leopolda al Made in Tuscany, valorizzando tutte quelle realtà regionali che meritano particolare attenzione, con l'idea di metterle in rete tra loro, promuoverle e supportarle nella direzione e nella formazione.
Un marchio che è quindi una linea d'intenti ben definita, ma che soprattutto viene pensato come l'inizio di un laboratorio aperto (il richiamo allo studio "The Factory" di Andy Warhol è pienamente voluto) in cui sviluppare energie locali in un ambiente dal profilo internazionale.
In quest'ottica l'edizione 2011 di Fabbrica Europa ha ospitato una serie di eventi di teatro, danza e musica con artisti di tutta la Toscana.

Al centro del progetto, la prima edizione del Premio Toscana Factory Dance, un concorso rivolto a giovani coreografi nato, dalla volontà di promuovere gli artisti made in Tuscany, per sostenere le nuove generazioni di artisti del territorio locale che si misurano con linguaggi del corpo innovativi, dando un'opportunità di creazione e di presentazione in un contesto - quello di Fabbrica Europa - di alto profilo artistico. Gli artisti partecipanti hanno presentato le loro creazioni nell'ambito del festival Fabbrica Europa 2011 e una giuria di giornalisti e operatori del settore ha decretato i vincitori che beneficeranno di una residenza di creazione e della presentazione dei loro lavori nell'ambito di Fabbrica Europa 2012. Tra i 7 progetti presentati sono vincitori sono risultati ex aequo Eleonora Chiocchini con Frane e Piergiorgio Milano con Denti. Il premio del pubblico è andato invece a Valeria Cosi con Femmehomme.

Sempre sotto il marchio del made in Tuscany la Stazione Leopolda ha ospitato Millennio Terzo, Nostra Meraviglia, opera breve per voce e suoni, con testi di Guido Oldani, interpretati da Gilberto Colla la cui voce veniva rielaborata in tempo reale dal sound designer Thomas Chinnery.

Luca Camilletti ha presentato in prima nazionale La verità non basta. Autoservice - vol. IV_Tropico del capricorno di Henry Miller. Autoservice è un progetto in dieci tappe e dieci volumi in cui opere più o meno classiche della letteratura vengono attraversate per brevi periodi di tempo di lavoro sulla scena per essere sciolte dalla loro provenienza.

Per le arti visive, Jean Bacho con The Junk Gang, un'installazione in cui rottami di ferro prendono nuova vita trasformandosi in un'armata di moderni cavalieri.

Toscana Factory ha dato spazio anche alla musica con serate live (The Hacienda, Camillocromo,Global Kan Kan, FLO(W)RENCE, La Scena Muta) e dj set (con Teo Naddi, Luca La Porta, Lorenzo Ballerini, Matthew).


[foto Laura Poluzzi]